‘Ndrangheta, arresti nel milanese: gestivano forniture Covid
31-03-2023 12:09 - Cronaca
Gli arrestati, inoltre, acquisivano società sull'orlo del fallimento per sperperare tutto il patrimonio a favore delle cosche del vibonese.
Acquisivano società in dissesto per depauperare l’interno patrimonio prima di portarle al totale fallimento. Il tutto veniva fatto per agevolare le cosche di ‘ndrangheta di Legnano-Lonate Pozzolo e quella di Vibo Valentia. I responsabili sono sei soggetti arrestati questa mattina dalla Guardia di finanza di Varese e Milano, su disposizione della Dda milanese. I reati di natura economica venivano commessi a danno dei creditori, in particolare dell’Erario, nei confronti del quale le aziende erano debitorie in merito al pagamento delle imposte ed agli obblighi dichiarativi. Nel corso delle investigazioni economico-finanziarie sono state ricostruite operazioni distrattive di denaro, per oltre 4 milioni di euro, dai conti correnti di tre società dichiarate fallite dai Tribunali di Milano, Bergamo e Monza; tali somme sono state successivamente drenate a favore di altre imprese del “gruppo”, anche localizzate in territorio estero, sotto forma di pagamenti di fatture per operazioni inesistenti. È, altresì, emerso che il gruppo criminale avesse interessi ramificati nel settore della sanità lombarda, in relazione alle attività connesse all’emergenza sanitaria da COVID 19, con particolare riferimento a forniture di materiale sanitario ed esecuzione di tamponi da parte di soggetti a ciò non professionalmente autorizzati. Le indagini, inoltre, hanno consentito di rilevare che uno dei promotori del sodalizio ha agevolato le locali di Lonate Pozzolo e Vibo Valentia, contribuendo al mantenimento finanziario di elementi di spicco delle stesse associazioni e dei loro familiari, ai quali aveva procurato falsi contratti di assunzione.