Oipa: oltre 215 mila cani e gatti microchippati in Calabria, "obbligo è efficace rimedio contro fenomeno randagismo"
10-02-2022 09:24 - ATTUALITA'
Sono 215.363 gli animali microchippati in Calabria.
Al 4 febbraio 2022 risultano iscritti all'Anagrafe regionale degli animali d'affezione 211.477 cani e 3.886 gatti.
Lo rende noto l'Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa).
I numeri provengono dalla banca dati dell'Anagrafe degli animali d'affezione gestita dal Ministero della Salute, che viene alimentata e aggiornata almeno una volta al mese dalle Regioni e dalle Province autonome.
"Dalle cifre emerge chiaramente - è detto nella nota dell'Oipa - come, a livello nazionale, siano ancora pochi i gatti microchippati, senza considerare i furetti, meno presenti nelle famiglie italiane, poiché non esiste alcun obbligo d'iscrizione nelle Anagrafi territoriali per queste due specie".
"L'obbligo del microchip per i cani - afferma il presidente dell'Oipa, Massimo Comparotto - è un efficace metodo di lotta al randagismo sia per identificare i cani presenti sul territorio, sia per riportare in famiglia animali smarriti. In Italia, la legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo (legge n.282/91) ha reso obbligatoria l'iscrizione di ogni cane all'anagrafe regionale, sia esso di proprietà privata o randagio, e questo è un chiaro ostacolo all'abbandono di un cane adottato da un canile. Perché non introdurre l'obbligo anche per gli altri animali d'affezione?".
"Ci appelliamo a tutte le Regioni - sostiene ancora il presidente dell'Oipa - affinché con proprie leggi introducano l'obbligo d'iscrizione all'Anagrafe degli animali d'affezione.
Sarebbe un ulteriore stretta al fenomeno dell'abbandono e della sovrappopolazione degli animali chiusi in canili e gattili".
I numeri provengono dalla banca dati dell'Anagrafe degli animali d'affezione gestita dal Ministero della Salute, che viene alimentata e aggiornata almeno una volta al mese dalle Regioni e dalle Province autonome.
"Dalle cifre emerge chiaramente - è detto nella nota dell'Oipa - come, a livello nazionale, siano ancora pochi i gatti microchippati, senza considerare i furetti, meno presenti nelle famiglie italiane, poiché non esiste alcun obbligo d'iscrizione nelle Anagrafi territoriali per queste due specie".
"L'obbligo del microchip per i cani - afferma il presidente dell'Oipa, Massimo Comparotto - è un efficace metodo di lotta al randagismo sia per identificare i cani presenti sul territorio, sia per riportare in famiglia animali smarriti. In Italia, la legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo (legge n.282/91) ha reso obbligatoria l'iscrizione di ogni cane all'anagrafe regionale, sia esso di proprietà privata o randagio, e questo è un chiaro ostacolo all'abbandono di un cane adottato da un canile. Perché non introdurre l'obbligo anche per gli altri animali d'affezione?".
"Ci appelliamo a tutte le Regioni - sostiene ancora il presidente dell'Oipa - affinché con proprie leggi introducano l'obbligo d'iscrizione all'Anagrafe degli animali d'affezione.
Sarebbe un ulteriore stretta al fenomeno dell'abbandono e della sovrappopolazione degli animali chiusi in canili e gattili".
Fonte: Ansa